articolo Cucina Alimentazione
Menù etnico - i cibi di Atlantide – parte 1 freccegiovedì 29 agosto 2013

Sembra incredibile come questi Menù Etnici siano finiti nelle mie mani; in realtà avevo sempre considerato molto improbabile l'esistenza di testimonianze Atlantidee: credevo fosse tutta roba da fumetti! Ma adesso sono qui e sono pronto a renderli pubblici.

Tutto cominciò tempo fa, durante un viaggio in Montana (negli Stati Uniti), quando uno sciamano (uomo della medicina indiana) chiamato Tsike mi raccontò una storia o meglio un'antica leggenda a tema storico/culinario legata alla tribù dei Fleathead, mai comparsa su alcuna documentazione in nessuna parte del mondo (posso dirlo dopo aver compiuto numerose ricerche). Il piccolo e anziano indiano mi disse che suo padre gli aveva raccontato come l'umanità fosse stata creata da due frange: la prima nata nell'Isola di Pasqua (Rapa Nui) e derivava dall'antica Mu (a suo dire, di loro, non sapeva niente), la seconda invece, da cui lui discendeva, era nata alle Hawaii, derivava da Atlantide e aveva compiuto, tra il 5000 e il 2100 a.C., un pellegrinaggio attorno all'intero globo, fino a trasferirsi stabilmente nel Montana.

Questo “stregone” indiano disse che numerose erano le ricette culinarie tramandate da questo incredibile viaggio intorno al mondo e che lui me ne avrebbe descritte solo alcune, le più significative, per avvicinare anche il vecchio continente alle tradizioni Fleathead. Lui chiamò queste bevande e questi piatti “Menù Atlantidei” e ora vado a raccontarveli in modo che anche voi possiate ricrearli e rivivere così il giro del mondo come fecero i precursori degli indiani d'America.

Questa è la prima parte comprendente le acque fredde e le acque calde: Questa differenziazione veniva fatta ovviamente in relazione alla temperatura e, un po' come ai giorni nostri, all'utilizzo; le acque fredde venivano raccolte da fiumi o torrenti e la loro temperatura non veniva alterata in nessun modo; le acque calde venivano scaldate al fuoco e servivano principalmente come tonico o per rilassare. Principalmente ci sono ben cinque tipi differenti di acque fredde:
  1. acqua Bathòm (del nascente pasto) in cui, al normale liquido raccolto dalle fonti, vengono aggiunti semi di finocchi selvatico (che, dalle leggende, si diceva fossero lasciati cadere dai grandi volatili dell'epoca) e spicchi di mandarino che, incastrati ai lati delle ciotole, vengono mangiati subito prima di bere.
  2. acqua Batekamun (del lungo cammino) in cui si aggiunge della cannella in polvere, alcune foglie di menta e un pizzico microscopico di sale. Era usanza berla durante le carni e contemporaneamente utilizzarla per intingervi le dita per pulirle dal sugo e così non buttare via nulla.
  3. acqua Balutoak (del ridere felice); si aggiunge dello zucchero di canna e del peperoncino molto forte; utilizzata come accompagnamento alle torte di verdura, veniva bevuta con delle piccole cannucce ricavate dagli steli di alcune piante.
  4. acqua Myticiton (dei bambini antichi); usata come accompagnamento a pagnottelle di mais dolce; arricchita da zenzero, latte di capra di montagna (con moderazione), alcuni piccoli frammenti di aglio e uva sultanina, appoggiata ai bordi della ciotola e anche qui mangiata subito prima di bere.
  5. acqua Tocumayen (del tramonto solitario); questa era l'acqua che ciascuno portava accanto al proprio giaciglio per la notte: molto semplice, contiene alcune gocce di limone, del miele e, come protezione Divina, del nettare di calendula.
Per quanto riguarda le acque calde il discorso era molto diverso. Fu subito trovato un accostamento “sacro” che, secondo l'usanza, proteggeva l'intero popolo lungo tutto il pellegrinaggio. Questo era dato dall'accostamento di elementi simili ai comuni Thè e caffè odierni; una volta uniti, fungevano da base per qualsiasi tipo di acqua calda venisse preparato. Il nome di questa strana alchimia era Timataiè. Con questo mix così particolare venivano curate numerose malattie ed era molto utile per digerire, addormentarsi, rasserenarsi e molte altre cose ancora.

Unire teina e caffeina faceva il miracolo! Poi altri ingredienti venivano aggiunti a discrezione di ognuno; dalla cannella a tanti tipi diversi di foglie aromatiche, poi rabarbaro, chiodi di garofano e le essenze di molti fiori che venivano raccolti nei lunghi soggiorni tra uno spostamento e l'altro. Sinceramente ho provato in prima persona tutti questi accostamenti così insoliti; devo dire che sono squisiti, assolutamente primordiali ed totalmente evocativi. Nei prossimi articoli vi parlerò delle torte, delle carni, del pesce, dei dolci... insomma di tutto quello che vi permetterà di provare menù etnici davvero unici..... il cibo di Atlantide!
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Simone  Balduzzi - vedi tutti gli articoli di Simone  Balduzzi



Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su:



 



Yucca
La Yucca è un genere di 40 specie di piccoli alberi o arbusti sempreverdi, delicati o rustici, mlto longevi, adatti anche per i terreni sabbiosi. Hanno foglie lunghe, nastriformi, spesso con apice spinoso. ........

betùlla (Betula)
La Betùlla (Betula) , originaria della Cina, Manciuria, Corea, Nord America, Caucaso, Europa e Himalaya, comprende circa 40 specie ed è un albero a foglia caduca, alto anche 27 m, con corteccia che dal ........

Heracleum

Heracleum, genere di 70 specie di piante erbacee, perenni e biennali, rustiche. La specie descritta è grande, poco elegante, adatta ad essere coltivata nelle vicinanze di grandi stagni.
Si piantano fra ottobre e marzo, ........

Grevillea
La Grevillea, genere di 90 specie di arbusti e alberelli sempreverdi, è originaria della Nuova Guinea della Nuova Caledonia. Le foglie sono alterne, aghiformi, intere o frastagliate, a seconda della specie.

Gaultheria
Gaultheria, genere di 200 specie di piante arbustive, sempreverdi, fiorifere. Le specie descritte formano tappeti e sono adatte per la coltivazione nel giardino roccioso, in terreno torboso e privo di calcare e nelle ........

 

 

Ricetta del giorno
Vermicelli alla siracusana
Lavare il peperone, eliminare i semi interni, passarlo sulla griglia per abbrustolirlo, dopo di che eliminare la buccia.
Lavare la melanzana, asciugarla ....
sono presenti 550 piante
sono presenti 235 articoli

tutte le piante
annuali bulbose felci orchidee perenni il mondo delle rose il mondo delle primule
succulente
a foglia caduca sempreverdi
sempreverdi e decidue
a foglia caduca sempreverdi
da fiore
acquatiche
appartamento Serra
tecnica
frutteto orto
attrezzi
Verande Piscine Illuminazione giardino Cancelli e recinzioni Arredamento giardino
elenco completo articoli profilo di una pianta

lavori del mese
lotta ai parassiti
tutto piscine



Arudinaria (Bambù)
Arudinaria (Bambù): genere di 150 specie di bambù sempreverdi, rustici. Sono piante vigorose, generalmente non adatte ai piccoli giardini, perchè alcune di queste possono diventare ........

Stachys
Stachys, genere di 300 specie di piante erbacee, perenni e annuali, rustiche e semirustiche, con fiori tubolosi, bilabiati all'estremità. Le specie perenni sono facili da coltivare nelle bordure e tutte abbastanza ........

Larix (Larice)

Larix (Larice), genere di 12 specie di conifere decidue appartenenti alla famiglia delle Pinaceae, originarie delle zone temperate dell’emisfero settentrionale. Sono alberi molto ornamentali, con chioma rada, piramidale, ........

Disanthus

Disanthus, comprende una sola specie arbustiva, rustica, a foglie decidue, originaria del Giappone. Si coltiva soprattutto per il fogliame che in autunno assume colori spettacolari.
Questo arbusto non tollera i terreni ........

Griselinia

Griselinia, genere di 6 specie di alberi o arbusti sempreverdi delicati, appartenenti alla famiglia delle Cornaceae. Le specie descritte sono adatte in particolar modo alla formazione di siepi nelle zone marittime a clima ........

Ricetta del giorno
Biscotti al limone
Lavorate il burro (tenendone da parte un cucchiaio che occorrerà in seguito) ammorbidito con lo zucchero e la buccia di limone grattuggiata; quando saranno ....


 articolo Cucina Alimentazione
Menù etnico - i cibi di Atlantide – parte 1 freccegiovedì 29 agosto 2013

Sembra incredibile come questi Menù Etnici siano finiti nelle mie mani; in realtà avevo sempre considerato molto improbabile l'esistenza di testimonianze Atlantidee: credevo fosse tutta roba da fumetti! Ma adesso sono qui e sono pronto a renderli pubblici.

Tutto cominciò tempo fa, durante un viaggio in Montana (negli Stati Uniti), quando uno sciamano (uomo della medicina indiana) chiamato Tsike mi raccontò una storia o meglio un'antica leggenda a tema storico/culinario legata alla tribù dei Fleathead, mai comparsa su alcuna documentazione in nessuna parte del mondo (posso dirlo dopo aver compiuto numerose ricerche). Il piccolo e anziano indiano mi disse che suo padre gli aveva raccontato come l'umanità fosse stata creata da due frange: la prima nata nell'Isola di Pasqua (Rapa Nui) e derivava dall'antica Mu (a suo dire, di loro, non sapeva niente), la seconda invece, da cui lui discendeva, era nata alle Hawaii, derivava da Atlantide e aveva compiuto, tra il 5000 e il 2100 a.C., un pellegrinaggio attorno all'intero globo, fino a trasferirsi stabilmente nel Montana.

Questo “stregone” indiano disse che numerose erano le ricette culinarie tramandate da questo incredibile viaggio intorno al mondo e che lui me ne avrebbe descritte solo alcune, le più significative, per avvicinare anche il vecchio continente alle tradizioni Fleathead. Lui chiamò queste bevande e questi piatti “Menù Atlantidei” e ora vado a raccontarveli in modo che anche voi possiate ricrearli e rivivere così il giro del mondo come fecero i precursori degli indiani d'America.

Questa è la prima parte comprendente le acque fredde e le acque calde: Questa differenziazione veniva fatta ovviamente in relazione alla temperatura e, un po' come ai giorni nostri, all'utilizzo; le acque fredde venivano raccolte da fiumi o torrenti e la loro temperatura non veniva alterata in nessun modo; le acque calde venivano scaldate al fuoco e servivano principalmente come tonico o per rilassare. Principalmente ci sono ben cinque tipi differenti di acque fredde:
  1. acqua Bathòm (del nascente pasto) in cui, al normale liquido raccolto dalle fonti, vengono aggiunti semi di finocchi selvatico (che, dalle leggende, si diceva fossero lasciati cadere dai grandi volatili dell'epoca) e spicchi di mandarino che, incastrati ai lati delle ciotole, vengono mangiati subito prima di bere.
  2. acqua Batekamun (del lungo cammino) in cui si aggiunge della cannella in polvere, alcune foglie di menta e un pizzico microscopico di sale. Era usanza berla durante le carni e contemporaneamente utilizzarla per intingervi le dita per pulirle dal sugo e così non buttare via nulla.
  3. acqua Balutoak (del ridere felice); si aggiunge dello zucchero di canna e del peperoncino molto forte; utilizzata come accompagnamento alle torte di verdura, veniva bevuta con delle piccole cannucce ricavate dagli steli di alcune piante.
  4. acqua Myticiton (dei bambini antichi); usata come accompagnamento a pagnottelle di mais dolce; arricchita da zenzero, latte di capra di montagna (con moderazione), alcuni piccoli frammenti di aglio e uva sultanina, appoggiata ai bordi della ciotola e anche qui mangiata subito prima di bere.
  5. acqua Tocumayen (del tramonto solitario); questa era l'acqua che ciascuno portava accanto al proprio giaciglio per la notte: molto semplice, contiene alcune gocce di limone, del miele e, come protezione Divina, del nettare di calendula.
Per quanto riguarda le acque calde il discorso era molto diverso. Fu subito trovato un accostamento “sacro” che, secondo l'usanza, proteggeva l'intero popolo lungo tutto il pellegrinaggio. Questo era dato dall'accostamento di elementi simili ai comuni Thè e caffè odierni; una volta uniti, fungevano da base per qualsiasi tipo di acqua calda venisse preparato. Il nome di questa strana alchimia era Timataiè. Con questo mix così particolare venivano curate numerose malattie ed era molto utile per digerire, addormentarsi, rasserenarsi e molte altre cose ancora.

Unire teina e caffeina faceva il miracolo! Poi altri ingredienti venivano aggiunti a discrezione di ognuno; dalla cannella a tanti tipi diversi di foglie aromatiche, poi rabarbaro, chiodi di garofano e le essenze di molti fiori che venivano raccolti nei lunghi soggiorni tra uno spostamento e l'altro. Sinceramente ho provato in prima persona tutti questi accostamenti così insoliti; devo dire che sono squisiti, assolutamente primordiali ed totalmente evocativi. Nei prossimi articoli vi parlerò delle torte, delle carni, del pesce, dei dolci... insomma di tutto quello che vi permetterà di provare menù etnici davvero unici..... il cibo di Atlantide!
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Simone  Balduzzi - vedi tutti gli articoli di Simone  Balduzzi



Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su: